
Quale latte vegetale scelgo?
Secondo il Regolamento europeo n. 1308 del 20 dicembre 2013,) il termine “latte” non può essere utilizzato per la commercializzazione dei derivati vegetali, essendo la denominazione legale “latte” riservata esclusivamente alla vendita del prodotto della secrezione mammaria. Senza entrare nel merito della decisione, la polemica insorta degli ultimi tempi mi sembra un po’ sterile dal momento che si tratta di prodotti completamente diversi!
Globalmente, ciò che accomuna le bevande vegetali tra loro è che, rispetto al latte vaccino, sono più digeribili e contengono meno grassi. Obiettivamente, non possono essere comparate al latte per la loro composizione, ma più che altro per l’uso simile che se ne fa. Tuttavia, non sono tutte uguali!
Le bevande vegetali principali sono:
- Soya
- Mandorla
- Riso
- Cocco
- Anacardi, nocciole
- Avena, Farro, Kamut
La loro diversa composizione chimica le rende adatte a diverse preparazioni. Vediamole subito!
- Come scelgo il latte vegetale più adatto alle mie esigenze?
Per la colazione:
- Il cappuccino: Avete presente quella bella schiuma morbida del cappuccino? Bene, questa magia avviene grazie alla presenza delle proteine, che, agitate con un montalatte, fungono da tensioattivi e imprigionano le bollicine di gas stabilizzandole per un tempo più o meno lungo. Più è proteico il latte e più la schiuma sarà densa e setosa. Al contrario, i grassi impediscono alla schiuma di stabilizzarsi (con il latte vegetale, normalmente abbastanza povero di grassi, non c’è questo problema). Il latte vegetale migliore per il cappuccino è quindi il latte di soya, che contiene circa 3/4 g di proteine ogni 100 ml di latte, mentre il latte di riso o mandorla ne contengono meno di un grammo. E’ importante che il latte sia a circa 5 gradi (freddo da frigorifero), per consentire all’aria di sciogliersi meglio nel liquido. Io da anni uso un montalatte elettrico che fa una schiuma spettacolare e che porta il latte esattamente da 5 gradi a circa 60 gradi (se la temperatura è superiore, la schiuma inizia a disgregarsi.). Se vi piace il cappuccino e volete farvi un bel regalo di Natale che durerà negli anni, ve lo consiglio (potete acquistarlo cliccando QUI)
- Il porridge: Potete usare il latte a vostra scelta; se usate quello di avena vi consiglio di non scaldarlo troppo e di non farlo bollire a meno che non vogliate trovarvi con un budino.
- Golden milk (latte con curcuma), chai latte, matcha latte: Per queste preparazioni il latte di mandorla è il mio preferito, perché è più leggero di quello di soya, e il gusto leggero di mandorla si sposa bene con la curcuma o con il tè.
In cucina:
- Torte: I più adatti sono il latte di soya e il latte di avena per il loro potere legante. Se ne usate uno dolcificato, aggiustate di conseguenza la quantità di zucchero nelle torte. Sconsiglio assolutamente il latte di riso. Per la crema pasticcera, usate il latte di soya (esiste anche alla vaniglia) o quello di mandorla. Il latte di cocco ha un sapore molto inteso, quindi lo uso solo se la ricetta lo prevede. Consiglio: per una torta sofficissima, lasciate “cagliare” il latte di soya per qualche minuto con un cucchiaio di succo di limone o di aceto di mele.
- Besciamelle e salse: Per queste preparazioni potete usare le bevande ricavate da cereali (ad esempio, latte di avena) che, grazie alla presenza di fibre, inspessiranno i preparati e li renderanno della densità desiderata.
2. Le proprietà delle bevande vegetali
Ora che abbiamo capito qual è il latte più adatto alle nostre esigenze, resta da chiedersi: la marca che scelgo è indifferente? Assolutamente no!
Dato l’incremento della richiesta, le bevande vegetali, prima prodotte perlopiù da aziende biologiche e specializzate in alimenti vegani, ora sono prodotte da aziende diverse, persino alcune tradizionalmente specializzate nella produzione di latticini (es. Granarolo).
Quali sono i criteri per fare una buona scelta?
- La percentuale di soya/mandorla/riso, ecc. Se leggete tra gli ingredienti, potete verificare quanto è concentrato il vostro latte vegetale. Una bevanda che contiene l’1% di mandorla, è poco più che acqua e zucchero, lasciatela nello scaffale.
- La presenza di zucchero aggiunto: è una considerazione personale, ma io preferisco le bevande senza zuccheri aggiunti o con poco zucchero.
- Le aggiunte di vitamine: Alcune bevande sono addizionate con calcio o vitamina b12. L’apporto di calcio può tranquillamente essere garantito da un’alimentazione vegetale che includa il consumo di verdure a foglia verde (agretti, spinaci), rucola, soya. Quindi non è indispensabile che il latte vegetale che consumate sia addizionato con calcio. Se però pensate di non assumere abbastanza calcio con la dieta, siete liberi di preferirlo. Per quanto riguarda la vitamina b12, invece, è preferibile (direi indispensabile se siete vegetariani o vegani) affidarsi ad un integratore alimentare con un dosaggio adeguato.
- La provenienza: per quanto mi riguarda, è importante che il prodotto sia realizzato con ingredienti coltivati in Europa (è così nella stragrande maggioranza dei casi, per fortuna)
I miei preferiti, quindi, che conciliano tutte le esigenze sono:
- Latte di soya Provamel (c’è la versione completamente senza zucchero e la versione addizionata con calcio che ne contiene comunque poco), acquistabile nei negozi biologici.
- Latte di Soya Alpro (ci sono diverse versioni: uso la versione “barista” per i cappuccini), acquistabile al supermercato
- Latte di mandorla Provamel (esiste sia con che senza zuccheri aggiunti) o Bjorg
Non consumo praticamente mai il latte di riso che, oltre a non piacermi come sapore, è troppo inconsistente: poche proteine e troppi zuccheri.
Infine, vi segnalo che queste bevande possono anche essere realizzate a casa, con un pochino di pazienza: risparmierete qualcosa e potrete personalizzare la vostra bevanda.
Spero che questo articolo vi abbia orientati nella giungla delle bevande vegetali.
A presto!

