
Creme spalmabili: i grassi fanno male?
Uno dei miei prodotti preferiti per la colazione ultimamente sono le creme spalmabili di frutta secca: mandorla, nocciole, arachidi e anacardi. Sono composte al 100% da frutta secca, senza alcuna aggiunta di zuccheri, sale o altri ingredienti e devo dire che pian piano ho iniziato a farne uso in cucina anche nelle pietanze salate.
La crema più famosa è senza dubbio il burro di arachidi: immancabile ingrediente delle colazioni americane!
Esistono però molte altre creme, a base di altri semi e frutta secca che sono, dal punto di vista nutrizionale, più interessanti e non meno gustose!
Le mie preferite sono la crema di nocciole e la crema di mandorle. Recentemente ho acquistato quelle della marca Probios (Acquistabili su Amazon ai seguenti link: Crema nocciole e Crema mandorle)
Le creme Probios hanno un ottimo rapporto qualità prezzo, sono prodotte a partire da ingredienti di agricoltura biologica e c’è tantissima scelta.
Come si usano?
Proprio perché non addizionate con zucchero né sale, si prestano a molteplici usi in cucina! Ecco qualche esempio:
Muffin nocciole e cioccolato, senza grassi né zucchero (vegan)
- Nelle preparazioni di dolci: sostituiscono la materia grassa (olio, burro) e rendono l’impasto morbido. Io ho usato quella di nocciole per i miei muffin, ad esempio
- Nelle preparazioni salate: come condimento e come base per preparare salse. Ad esempio, ho usato la salsa di noci per condire l’insalata di riso:
- Spalmata sul pane per la colazione
- A cucchiaiat…No, meglio di no.
Come potete vedere,sono molto versatili e estremamente nutrienti.
Naturalmente, sono creme che contengono una percentuale di grassi non indifferente (la crema meno grassa è quella di mandorle).
Ma i grassi sono davvero nocivi?
Il discorso sarebbe molto lungo e anche molto tecnico: mi limiterò ad illustrare per approssimazioni il ruolo dei grassi nel nostro organismo e l’eventuale nocività.
Tanto per essere chiari: i grassi non devono essere demonizzati!
Ultimamente il marketing fa un grande uso di parole come “light“, o “con il 30% di grassi in meno“. Come spesso accade, sono specchietti per le allodole che ci illudono di fare qualcosa di buono acquistando il medesimo prodotto di sempre, a un prezzo maggiorato perché “light“.
I grassi possono essere suddivisi in semplici, cioè che non contengono acidi grassi nella loro struttura (i più abbondanti nella nostra dieta) e complessi.
Ci limiteremo ad analizzare i grassi complessi per capire se ci siano “grassi buoni e grassi cattivi”e se essi debbano essere eliminati dalla dieta. La struttura chimica degli acidi grassi, infatti, condiziona la loro digeribilità e l’eventuale tossicità.
Gli acidi grassi si suddividono, in base alla presenza o meno di doppi legami, in:
- GRASSI SATURI, principalmente di originale animale, il cui consumo eccessivo è ricollegato all’insorgenza di patologie cardiovascolari in quanto aumentano il livelli di colesterolo LDL nel sangue e che possono essere quindi considerati “grassi cattivi”
- GRASSI INSATURI generalmente derivati da alimenti vegetali: vi troviamo grassi monoinsaturi come l’olio extra vergine d’oliva e la frutta secca e polinsaturi come gli omega3 e gli omega6 (detti anche “essenziali” in quanto l’uomo non è in grado di sintetizzarli autonomamente).
Il consumo di grassi è fondamentale per il nostro organismo, perché:
- Grazie al numero elevato di atomi di idrogeno sviluppano molta energia (quasi il doppio rispetto ai carboidrati ed alle proteine)
- Sono componenti fondamentali delle membrane cellulari
- Hanno una funzione antiossidante e fungono da trasportatori di vitamine liposolubili
- Non da ultimo, proteggono i nostri organi vitali!
Quindi, non c’è motivo di eliminarli dalla nostra dieta, anzi! Essi dovrebbero costituire il 25% del fabbisogno energetico di un adulto, con un però: deve trattarsi perlopiù di grassi insaturi perché, come detto, i grassi saturi (per intenderci,contenuti nel burro e nelle carni) hanno un alto potere aterogeno e quindi favoriscono lo sviluppo di placche di aterosclerotiche nelle arterie)
Oltre a ciò, la frutta la secca non contiene solo grassi, ma ha un’importante apporto di vitamine e di proteine e quindi è molto importante integrarla nell’alimentazione. E poi è così buona, perché privarsene?
Un cucchiaio di crema di mandorle è decisamente più interessante dal punto di vista nutrizionale di un cucchiaio di marmellata “light”, ad esempio, dove le vitamine della frutta sono state pressoché integralmente degradate dalla cottura prolungata.
Sempre a proposito di creme spalmabili, sto preparando un articolo sulle alternative alla famosa Nutella. Stay tuned!

